$\"\"$ Abbiamo raggiunto al telefono Federico Longhi, sempre in corsa e presissimo tra una produzione e l\u2019altra, per porgli qualche nuova domanda. Dove ti trovi al momento?<\/em><\/p>\n

A Genova per la produzione di Gianni Schicchi<\/strong><\/p>\n

In realt\u00e0 saremmo curiosi di conoscerti, come si suol dire, un po\u2019 pi\u00f9 da vicino: come ti definiresti in tre aggettivi?<\/em><\/p>\n

solare, spiritoso, decisivo\u2026<\/strong><\/p>\n

Sei religioso?<\/em><\/p>\n

si assolutamente, la mia vita segue due Credo, religioso e artistico<\/em><\/strong><\/p>\n

Quali sono le tue paure?<\/em><\/p>\n

paura di affogare, adoro l\u2019acqua mi tufferei in pieno oceano ma poi ? (ahhaahh)<\/strong><\/p>\n

Quali le tue certezze?<\/em><\/p>\n

beh, l\u2019unica certezza \u00e8 l\u2019Amore nel senso pi\u00f9 elevato del termine<\/strong><\/p>\n

Cosa ti rende felice?<\/em><\/p>\n

la natura, la sua bellezza, la luce che emana in ogni sua stagione. La luce mi rende felice, cerco la luce sempre, in tutte le persone e cose. Purtroppo spesso trovo il buio, allora esco mi allontano e continuo la mia strada, la mia ricerca.<\/strong><\/p>\n

$\"\"$ Cosa invece ti rattrista?<\/em><\/p>\n

l\u2019impotenza, non poter far qualcosa per aiutare per risolvere. Mi rattrista la cattiveria, lo sporco, l\u2019ignoranza.<\/strong><\/p>\n

Ti ritieni fortunato?<\/em><\/p>\n

si molto e per questo ringrazio sempre.<\/strong><\/p>\n

Sei superstizioso? Hai un portafortuna che tieni con te?<\/em><\/p>\n

assolutamente NO<\/strong><\/p>\n

Ti conosciamo anche come un ottimo cuoco, fortemente legato alla tua terra, la Valle (d\u2019Aosta) come la definisci amorevolmente, e alla tradizione<\/em><\/p>\n

Beh, terra unica forte potente piena di energia, nella quale torno vivo e mi ricarico.\u00a0Dal punto di vista enogastronomico la difendo la valorizzo, la promuovo sempre.<\/strong><\/p>\n

Da dove nasce la tua passione per la cucina?<\/em><\/p>\n

Nasce sin da piccolo, ho sempre spadellato poi pian piano ho imparato a cucinare sino all\u2019esperienza in ristorante per 4 anni, troppo bella divertente e formativa, tutt\u2019ora cucino e sperimento nuove combinazioni alimentari.<\/strong><\/p>\n

$\"\"$ Qual \u00e8 il piatto a cui non sai rinunciare?<\/em><\/p>\n

la lasagna\u2026 adorooooo,\u00a0 poco valdostana ma molto buona\u2026ovvio, ho\u00a0 la mia variante Val d\u2019Aosta style, aggiungere della Fontina nella besciamella. Top!<\/strong><\/p>\n

Cosa non manca mai nel frigorifero di casa tua?<\/em><\/p>\n

Il prosciutto cotto\u2026. cotto al vapore, artigianale, c\u2019e un macellaio qui vicino casa che lo produce\u2026. e poi il Bleu d\u2019Aoste un formaggio erborinato Valdostano appunto, lo puoi abbinare facilmente, largo alla fantasia<\/strong><\/p>\n

Per restare in tema di tradizione, e d\u2019arte, potendo scegliere: Regie-Theater o Teatro di tradizione?<\/em><\/p>\n

Beh tutto si pu\u00f2 fare, importante \u00e8 mai snaturare mai uscire dalla vera storia sempre contestualizzare\u00a0<\/strong><\/p>\n

Come vivi durante i soggiorni di lavoro?<\/em><\/p>\n

bene, cerco di conoscere il pi\u00f9 possibile la citt\u00e0\u2026 il luogo, cammino molto, mi perdo e mi ritrovo, cerco di conquistarla da solo, mi piace assai mi rende forte e sicuro per poterla vivere meglio.<\/strong><\/p>\n

Qual \u00e8 la tua dieta?<\/em><\/p>\n

EEEEEHHHHH?????? che vuol dire?? (ahahaha)\u00a0tasto dolente assai\u2026 comunque ora da una anno e pi\u00f9 seguo un semi digiuno, cio\u00e8 dopo le 18\u00a0 non tocco pi\u00f9 cibo, e qualora capitasse recupero il giorno seguente, ci\u00f2 mi ha portato molto benessere psicofisico.<\/strong><\/p>\n

Quali le tue frequentazioni?<\/em><\/p>\n

beh frequento gli amici le persone a me care, con le quali sto bene. Almeno nel privato scelgo con chi stare.<\/strong><\/p>\n

La famiglia. Come impatta la tua professione con quelli che sono i tuoi rapporti affettivi?<\/em><\/p>\n

beh convive a pari passo, ormai dopo venti e passa anni tutto procede, sacrifici sempre, ovvio, ma fanno parte della vita.<\/strong><\/p>\n

La persona che pi\u00f9 di altre ha lasciato un segno tangibile nella tua vita?<\/em><\/p>\n

direi Le persone, al plurale, ognuno di\u00a0 loro ha lasciato molto e continua a lasciare, certe non ci sono pi\u00f9 altre sono passate andate, altre sono da sempre per sempre.<\/strong><\/p>\n

$\"\"$ Oggigiorno la professione di artista lirico richiede una maggiore flessibilit\u00e0 rispetto al passato nel passare rapidamente da un ruolo all\u2019altro, cosa che a te riesce con estrema facilit\u00e0. Penso a Gianni Schicchi, piuttosto che Amonasro in Aida o a Enrico nella Lucia di Lammermoor, piuttosto che Guy de Montfort ne Les v\u00eapres siciliennes o Ping nella Turandot, questo spostandoti da Wurzburg a Genova, da Verona a Palermo e a Novara, e via discorrendo in continui andirivieni. In cosa trovi le energie per affrontare quelle che potremmo definire come le sette fatiche di Ercole?<\/em><\/p>\n

beh, l\u2019energia viene dal fatto che ci siamo, che c\u2019\u00e8 lavoro che i teatri ti cercano, ti senti voluto, e quindi hai voglia di dare, la testa fa molto, ha il potere di bilanciare e calibrare il tutto, poi certo ci vuole il riposo il silenzio, lo stop, e poi via pi\u00f9 carichi di prima.<\/strong><\/p>\n

Come dicevi, ora ti trovi a Genova per il ruolo del titolo di Gianni Schicchi. Vuoi raccontarci qualcosa in merito a questa produzione\u2026 qualche anticipazione?<\/em><\/p>\n

Esperienza unica, col Grande Panerai, che Mito, un\u2019artista come lui che ha creato la regia ma al tempo stesso ti segue come cantante come musicista come uomo\u2026 che fortuna questa\u2026 unica direi.\u00a0Altro valore aggiunto \u00e8 Valerio Galli, direttore, ci si conosce da lungo tempo ormai\u2026 ora essere da lui diretto \u00e8 bello ed emozionante. Grazie per tutto questo.<\/strong><\/p>\n

Un piatto genovese che ami particolarmente?<\/em><\/p>\n

la cima ed il pesto\u2026mmmmm<\/strong><\/p>\n

Presto un nuovo debutto in Tonio ne i Pagliacci al Teatro Massimo di Palermo, aspettative?<\/em><\/p>\n

nessuna\u2026 spero di poterlo rendere al meglio, ruolo top, gi\u00e0 solo presentandosi col Prologo, bella botta, e poi tutta l\u2019opera basata sul teatro sulla parola, sono molto felice e grato, non vedo l\u2019ora.<\/strong><\/p>\n

Anche qui, un piatto palermitano irrinunciabile?<\/em><\/p>\n

oh sluuuuurp, tanti buoniiiii, gli aneletti al forno, e la bistecca arrosto, adoro.<\/strong><\/p>\n

Il ruolo gi\u00e0 debuttato che pi\u00f9 ami?<\/em><\/p>\n

Rigoletto, Falstaff.<\/strong><\/p>\n

Quello che vorresti debuttare?<\/em><\/p>\n

Jago, Scarpia.<\/strong><\/p>\n

Abbiamo compiuto qualche passo avanti nella conoscenza di questo straordinario artista che amiamo particolarmente, e non \u00e8 un caso l\u2019aver voluto condire quest\u2019intervista con qualche ghiottoneria culinaria a completamento di quella che definirei la delizia dei sensi. Federico lo abbiamo sentito cantare, lo abbiamo visto muoversi sulla scena e, arte aggiunta al valore, lo abbiamo conosciuto in cucina dove gusto, aroma e tatto hanno fatto il resto!<\/em><\/p>\n

Roberto Cucchi<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

a cura di Roberto Cucchi Abbiamo raggiunto al telefono Federico Longhi, sempre in corsa e presissimo tra una produzione e l\u2019altra, per porgli qualche nuova domanda. Dove ti trovi al momento? A Genova per la produzione di Gianni Schicchi In realt\u00e0 saremmo curiosi di conoscerti, come si suol dire, un po\u2019 pi\u00f9 da vicino: come ti definiresti in tre aggettivi? solare, spiritoso, decisivo\u2026 Sei religioso? si assolutamente, la mia vita<\/p>\n