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a cura di Nicola Salmoiraghi<\/strong><\/p>\n \u00a0<\/strong><\/p>\n Sono nata nella bellissima Palermo, e fin da subito la musica ha fatto parte della mia vita:\u00a0mio padre professore d\u2019orchestra cornista, mia madre cantante e mio fratello anche lui oggi \u00e8 cornista nell\u2019orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino.\u00a0Ho mosso i primi passi in teatro e cos\u00ec all\u2019et\u00e0 di otto anni sono entrata a far\u00a0parte del coro di voci bianche del Teatro Massimo di Palermo\u00a0interpretando anche ruoli solistici: uno tra questi il Pastorello in \u201cTosca\u201d. Ricordo l\u2019emozione di assaporare\u00a0ogni momento\u00a0con l\u2019entusiasmo di una bambina che\u00a0pian piano\u00a0scopriva la vita sul palcoscenico. Questo \u00e9 stato l\u2019inizio della mia formazione musicale\u00a0che\u00a0mi ha poi spinta\u00a0a cominciare a studiare seriamente il canto lirico.<\/p>\n Cenerentola – Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Da quelle piccole esperienze con le voci bianche, in teatro \u00e8 nata la mia passione per questo mondo cos\u00ec ho cominciato a studiare canto con mia madre poi, ho conseguito il diploma in conservatorio, a seguire numerosi corsi di perfezionamento, tra i pi\u00f9 importanti quelli con la Signora Mirella Freni e con Sergio Bertocchi.\u00a0 Il maestro Bertocchi, occupa un posto particolare nella mia formazione vocale e nel mio cuore, mi ha insegnato davvero tanto.<\/p>\n Per anni mi sono perfezionata con lui, \u00a0successivamente, \u00a0nel 2009\u00a0sono entrata a far parte della scuola dell’opera italiana di Bologna\u00a0grazie alla quale ho avuto il privilegio di studiare con altri nomi illustri del panorama lirico internazionale, \u201caddestrandomi\u201d al palcoscenico ; Si, posso dire di s\u00ec!\u00a0Quando ho cominciato a studiare canto con mia madre\u00a0ci siamo subito accorte che la mia natura vocale\u00a0incontrava il canto d\u2019agilit\u00e0 con timbro mezzosopranile. Ho debuttato nel \u201cCosi\u00a0fan tutte\u201d a Como, era la mia prima vera esperienza sul palcoscenico.<\/p>\n Ricordo emozioni contrastanti, paure, disagi ma allo stesso tempo tanta voglia, grinta, entusiasmo e curiosit\u00e0 di sapere come sarebbe stato il brivido della \u201cprima volta\u201d con il pubblico e con i costumi ! Isabella – Italiana in Algeri, Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Rossini!!! Per me \u00e8 il sole!\u00a0 La Luce che mi ha aperto la strada \u2026\u00a0quella che ho deciso di percorrere senza voltarmi pi\u00f9\u00a0\u00a0indietro\u2026con Rossini \u00e8 stato amore a prima vista, una vera e propria sintonia:\u00a0la prima aria che ho cantato nella mia vita \u00e8 stata la canzone di Cenerentola, \u201cUna volta c\u2019era un re\u201d; cantavo e mi emozionavo\u00a0perch\u00e9\u00a0\u00a0mi raccontava qualcosa, mi suscitava emozioni inspiegabili, da l\u00ec l\u2019approccio coraggioso al Rond\u00f2 finale della stessa opera\u00a0\u201cNacqui\u00a0\u00a0all\u2019affanno\u201d per l\u2019esame di diploma. Mi piacciono entrambi per diversi motivi. L\u2019interpretazione del buffo che, sin dall\u2019inizio della mia carriera, ho incontrato e subito navigato si\u00a0avvicina di pi\u00f9 al mio carattere vivace e solare, infatti tra me e Rosina \u00e8 nata una profonda e frizzante amicizia. Rosina – Barbiere di Siviglia, Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Rosina , Angelina e Isabella sono le donne rossiniane che canto con molto entusiasmo. La base del canto\u00a0\u00e8 la respirazione, bisogna imparare a respirare bene. La natura ci fornisce tutto ci\u00f2; non bisogna forzare i propri mezzi vocali bens\u00ec assecondare la propria natura senza ricercare artificiosit\u00e0. \u00c8\u00a0fondamentale allenare lo strumento come un atleta allena il corpo. Studiare costantemente e avere la fortuna di incontrare un buon maestro che ti guidi nel repertorio che ti \u00e8 congeniale.<\/p>\n Sara l\u2019ho scoperta 7 anni fa, in un\u2019occasione davvero unica: \u201cRoberto Devereux\u201d in forma di concerto al teatro del Maggio Fiorentino\u00a0con la Signora Devia e Celso Albelo.\u00a0 Una scuola di canto sul campo, un\u2019emozione unica che mi ha formata sotto molti punti di vista. Rosina – Barbiere di Siviglia, Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Preziosilla \u00e8 la mia guerriera preferita!\u00a0Ho fatto il mio ingresso al Festival Verdi al teatro Regio di Parma con la \u201cForza del destino\u201d accanto ad illustri colleghi ed \u00e8 una memoria che porto nel cuore. Il Personaggio di Linfea come da libretto \u00e8 una fida ancella\u00a0di Diana vocalmente impegnata in una tessitura acuta.\u00a0In fase di studio ho preparato il personaggio pensando ad una fanciulla\u00a0in preda ai primi desideri. Isabella – Italiana in Algeri, Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Nelle varie epoche sia il desiderio che la voglia di rinascita avvengono perch\u00e9 \u00e8 insito nell\u2019uomo riscoprire\u00a0il passato per far s\u00ec che si completi la conoscenza dei tempi non vissuti\u00a0e conosciuti solo attraverso la storia. Ogni epoca ha il suo fascino. Il barocco \u00e8 il punto cardine del melodramma ed \u00e8 da l\u00ec che \u00e8 partita tutta la letteratura musicale che ritroviamo oggi. \u00c8 interessante scoprire quanto questi autori abbiano lavorato sui testi, studiando minuziosamente come appropriare la parola alla musica: il \u201cRecitar cantando\u201d per arrivare fino alle opere che oggi vengono rappresentate . \u00c8 solo una tentazione. Come non innamorarsi di Santuzza ?\u00a0S\u00ec, direi una bella tentazione a cui non posso cedere.\u00a0 Adoro quell\u2019opera e quel\u00a0ruolo ma sono ancora molto lontana da quella vocalit\u00e0 e da quel carattere… chiss\u00e0 in un futuro molto lontano per una siciliana doc come me\u00a0credo sar\u00e0 una bella soddisfazione.<\/p>\n Importantissima!!! Il cantante \u00e8 un attore che canta. Interpretare ci\u00f2 che si sta cantando\u00a0implica sempre un totale impegno attoriale.\u00a0 Per questa ragione leggere il libretto d\u2019opera \u00e8 fondamentale per poter approcciare il personaggio, da l\u00ec vengono fuori tutte le sfaccettature e i vari caratteri che poi approfondiamo attraverso lo studio completo dell\u2019opera.<\/p>\n Rosina – Barbiere di Siviglia, Chiara Amar\u00f9<\/p><\/div>\n Prima di entrare in scena prego\u00a0affinch\u00e9 tutto possa andare al meglio e che io possa serenamente ricordare tutto ci\u00f2 che devo fare; il pensiero pi\u00f9 bello che ho sempre nella mente mi ricorda che sono fortunata\u00a0e grata perch\u00e9 faccio quello per cui ho studiato e, in questi ultimi tempi, ci\u00f2 non \u00e8 poi cos\u00ec scontato.\u00a0Penso sempre di avere di fronte un pubblico di soli bambini ,cos\u00ec puri ,cos\u00ec ingenui ,cos\u00ec veri ..questo candido pensiero mi dona tanta forza . Riconosco che oggi c’\u00e8\u00a0molta pi\u00f9 concorrenza rispetto al passato, per\u00f2 posso affermare con certezza\u00a0che l’umilt\u00e0, la preparazione\u00a0e la disciplina hanno un posto d’onore nella carriera di un cantante e che presto o tardi pagano i sacrifici che si affrontano per ottenere buoni risultati. Ci vogliono grande volont\u00e0\u00a0e dedizione ma soprattutto\u00a0un forte sostegno affettivo ed economico per provare il \u201ctutto per tutto\u201d e, perch\u00e9 no, anche un pizzico di fortuna!<\/p>\n A dicembre torner\u00f2 nella mia adorata Bologna al Teatro Comunale con Cenerentola, l\u2019opera del cuore, quella pi\u00f9 desiderata, pi\u00f9 vissuta, CHE GIOIA!!! <\/p>\n Intervista raccolta da Nicola Salmoiraghi<\/strong>, 18 ottobre 2021<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Chiara Amar\u00f9, che tra pochi giorni sar\u00e0 sulle scene del Teatro alla Scala con il ruolo di Linfea nell\u2019atteso allestimento de La Calisto di Francesco Cavalli con la regia di David McVicar, \u00e8 da qualche anno una delle voci belcantistiche pi\u00f9 interessanti del panorama lirico internazionale. Schietto e corposo timbro mezzosopranile di tradizione italiana, di bel colore e preziosi chiaroscuri, Chiara Amar\u00f9 s\u00ec \u00e8 raccontata ai Teatri dell\u2019Est con la<\/p>\n
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\nNello stesso anno\u00a0ho vinto\u00a0il premio al concorso As.Li.Co., realizzando il mio sogno: cantare\u00a0\u201c La Cenerentola\u201d uno dei ruoli a me pi\u00f9 congeniali \u00a0e che\u00a0\u00a0ancora oggi adoro particolarmente,\u00a0e proprio nella stagione di quell\u2019anno mi fu affidato il ruolo del titolo al Teatro Comunale di Bologna.<\/p>\n\n
\nSuccessivamente con il\u00a0Maestro Sergio Bertocchi\u00a0abbiamo continuato e, soprattutto sviluppato il lavoro seguendo questa direzione.<\/p>\n\n
\nHo vissuto davvero dei momenti indimenticabili che conservo nel cuore perch\u00e9 sono stati i primi passi verso la strada che ancora oggi percorro con grande impegno e dedizione!<\/p>\n\n
\nQuesta predisposizione naturale \u00e8 stata sempre accompagnata da un grande impegno nello studio rigoroso , minuzioso\u00a0\u00a0e capillare di ogni dettaglio musicale da lui scritto.<\/p>\n\n
\nHo avuto l\u2019immenso piacere di scoprire il Rossini serio con Malcolm de \u201cLa Donna del Lago\u201d al Rossini Opera festival a Pesaro, Andromaca in \u201cErmione\u201d a Mosca entrambi sotto la direzione del Maestro Alberto Zedda, e con lo studio di \u201cTancredi\u201d e Arsace in \u201cSemiramide\u201d. Esperienze vocali e umane indimenticabili, i diversi spessori drammaturgici mi hanno subito incuriosita\u00a0e affascinata; passare dal buffo al serio non mi ha mai spaventata anzi mi ha sempre stimolata per l\u2019approfondimento di\u00a0entrambi i\u00a0\u00a0repertori.<\/p>\n\n
\nAngelina \u00e8 quella a cui sono maggiormente affezionata, adoro la sua bont\u00e0, la sua tenerezza , il suo candore e la sua eleganza insieme ai suoi grandi sogni, tutti elementi sottolineati dall\u2019immenso Rossini\u00a0\u00a0nelle bellissime pagine piene di inflessioni spalmate in un canto sincero, accenti e svettanti colorature che richiedono una vocalizzazione nitida e che raggiungono la loro apoteosi soprattutto nel Rond\u00f2 finale che continuo a studiare sempre con minuziosa cura!
\nRosina invece – personaggio frizzante e spiritoso, estremamente attuale alla ricerca della propria libert\u00e0 ma soprattutto dell’amore racconta in musica\u00a0\u00a0attraverso i vari passi virtuosistici – abbastanza difficili tecnicamente – questa brillante e giovanile freschezza\u00a0che viene fusa con l’interpretazione scenica e che a me diverte molto perch\u00e9 mi avvicina\u00a0alla realt\u00e0 di una giovane d’oggi!
\nInfine\u00a0Isabella, determinata, coraggiosa e scaltra, non si scompone per niente!\u00a0\u00a0Lo\u00a0trovo un personaggio molto interessante; la scrittura piuttosto contraltile\u00a0caratterizza molto questa eroina sicura di s\u00e9; il mio approccio con lei diventa sempre pi\u00f9 stuzzicante e stimolante; mi piace davvero questa donna che “a tutti se vuole la fa”.
\nCi\u00f2 che le accomuna a mio avviso \u00e8 la loro intraprendenza,\u00a0ovviamente disegnata\u00a0\u00a0in tratti differenti nelle tre opere, e l’allegra leggerezza musicale tipica delle opere buffe, la distinzione tra le tre si evince nella tessitura vocale che richiede una sicura padronanza tecnica per poterle affrontare ognuna nella propria essenza.<\/p>\n\n
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\nA Marzo torner\u00f2 a vestire quei panni al Teatro Massimo di Palermo e sono impaziente di vedermi in quella veste, la voce ha anche bisogno di quel canto, di quelle pagine cosi ricche e io sono estremamente felice di approdare a questo repertorio.
\nMi piacerebbe debuttare infatti anche la Giovanna Seymour in \u201cAnna Bolena\u201d,\u00a0Elisabetta in \u201cMaria Stuarda\u201d e Adalgisa in \u201cNorma\u201d.<\/p>\n\n
\nHo avuto il piacere di replicare Preziosilla a Verona in un\u2019altra produzione altrettanto interessante.
\n\u201cFalstaff\u201d?\u00a0\u00a0un capolavoro, per me: IL poema sinfonico!\u00a0\u00a0Meg l\u2019ho cantata\u00a0due volte, Cagliari e Valencia, un personaggio simpaticissimo all\u2019interno di un\u2019opera che trovo divertente e affascinante.
\nSono stata e resto ancora per un po\u2019 una rossiniana prestata a Verdi. Amo quegli organici orchestrali, quelle sonorit\u00e0, quei volumi, sono tutte percezioni totalmente differenti dal mio repertorio di elezione a cui ancora non rinuncio; nel mio cassetto sta chiusa per prima Amneris poi Eboli e infine Azucena… ma\u00a0tutte e tre in futuro\u00a0\u00a0non so quanto lontano\u00a0\u00a0!<\/p>\n\n
\nQui insieme al maestro Rousset e al regista McVicar abbiamo\u00a0creato un personaggio tenero a tratti buffo, convinto dell\u2019importanza dei suoi valori come il rigore della castit\u00e0, il pudore, la ragione e la coscienza, ma anche presa dai turbamenti che le risvegliano i sentimenti di desiderio di amore e di carnalit\u00e0. Alla fine prevale la natura umana e non resta insensibile alle tentazioni dei satiri. Viene totalmente travolta assecondando cos\u00ec i desideri della carne.
\nPenso che tutto ci\u00f2 sia molto attuale, si avvicina tanto al modo di affrontare le situazioni dei nostri tempi.<\/p>\n\n
\n\u00c8 attuale tutto ci\u00f2 che \u00e8 stato scritto e che ancora ritroviamo. Questa sar\u00e0 la mia prima esperienza con il barocco e sono felice di ritornare al Teatro alla Scala con questa bellissima opera.
\nTrovo interessante questo repertorio e, perch\u00e9 no, sar\u00e0 una bella scoperta entrare a farne parte anche in altre occasioni future.<\/p>\n\n
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\nLa prima cosa che invece penso non appena finisce lo spettacolo \u00e8: che si mangia ?Accenno anche io ad un sorriso sulle labbra\u2026 uno dei piaceri pi\u00f9 belli della vita – e oggi ancor di pi\u00f9 fresca moglie di uno Chef Magnifico di nome e di fatto – penso che\u00a0\u00a0la semplicit\u00e0 di una bella cena in compagnia\u00a0\u00a0sia piuttosto piacevole anche per allentare le tensioni; la vita \u00e8 bella e le cose belle vanno condivise e quale miglior posto se non a tavola?<\/p>\n\n
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\nA marzo canter\u00f2 al teatro Massimo di Palermo, sar\u00f2 Sara nel \u201cRoberto Devereux\u201d.\u00a0In pentola bolle anche qualcos\u2019altro ma al momento non svelo di pi\u00f9…<\/p>\n